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Quando iniziare le prime pappe?

Il cibo è fra gli argomenti che non possono mancare nelle chiacchiere fra mamme con bambini dagli zero ai tre anni. Si parla di quando iniziare lo svezzamento e di cosa dargli, se pezzi grandi o pezzi piccoli, se seguire la tabella del pediatra o l’auto-svezzamento. Alcune mamme studiano meticolosamente le tabelle nutrizionali dei pasti del nido per integrare con una cena bilanciata, altre invece sostengono che i bambini debbano fin da subito imparare le abitudini alimentari dei genitori, che sia sushi, pollo fritto o dieta vegana.

Senza entrare nel merito su quale scelta alimentare sia più salutare e allo stesso tempo rispettosa dei tempi dei bambini, ci sono alcuni consigli che potrebbero aiutare i genitori alle prese con le prime pappe.

Non decidete di intraprendere lo svezzamento concentrandovi solo sull’età anagrafica dei bambini, non è detto che per un bambino o una bambina sia ora di mangiare cibi solidi solo perché ha compiuto sei mesi. Prima di iniziare cercate di valutare questi aspetti:

  • sta seduto da solo senza l’aiuto dei cuscini;
  • ha già qualche dentino, oppure stanno per nascere. In entrambi i casi sarà interessato a cibi che possa mordere o succhiare come il pane duro;
  • quando é a tavola con i familiari mostra interesse verso il cibo;
  • è un periodo in cui è sereno e non ci sono cambiamenti importanti nella sua quotidianità che lo innervosiscono, per esempio il ritorno al lavoro della madre;
  • è interessato a prendere e portare alla bocca con la mano o con un cucchiaino.

Se vi sembra che vostro figlio si ritrovi nelle precedenti descrizioni, vuol dire che è arrivato il momento di iniziare con le pappe!

Adesso vi dirò alcuni piccoli accorgimenti da adottare per affrontare questo passaggio nel modo più sereno possibile.

  • Se il bambino o la bambina non ha piacere di stare sul seggiolone per mangiare, prendiamolo in braccio e mettiamolo a sedere su una nostra gamba, proveremo così a dargli piccole quantità di cibo con la mano o con il cucchiaino. Del resto fino al giorno i prima era abituato a ricevere nutrimento accolto fra le braccia, sia che fosse allattato al seno sia che prendesse il biberon. Non abbiate paura di viziarlo, proponendogli quindi questo passaggio intermedio;
  • Se nonostante abbiate valutato il bambino pronto per iniziare lo svezzamento, lui o lei rifiuta totalmente di mangiare alle prime prove, ci sta dicendo che ancora non è pronto per questo passo. Riprovate dopo una settimana, cercando magari di proporgli comunque qualche cucchiaino di frutta al pomeriggio, o qualcosa che mangiate voi che possa essere adatto, così da vedere eventuali cambiamenti nel suo atteggiamento;
  • Iniziate con un pasto alla volta, meglio prima una merenda pomeridiana, per poi introdurre il pranzo e solo dopo la cena. Questo sia per permettere allo sistema digerente del piccolo di abituarsi, sia perché così anche i genitori avranno il tempo di abituarsi a queste nuove abitudini. In particolare per chi allatta al seno, la gradualità è importante anche per la progressiva diminuzione della produzione di latte;
  • Durante il pasto, consumato con il resto della famiglia o da soli, è molto importante non far fare al bambino altre cose come giocare, gattonare per la casa, guardare la televisione. Questo perché il mangiare è un apprendimento al pari del parlare e del camminare, e richiede impegno e concentrazione. In particolare, imparare una corretta masticazione è propedeutico ad uno sviluppo fonoarticolatorio adeguato;
  • Il sistema digerente, che prima era abituato a ricevere solo latte o acqua, si trova in questa fase a dover lavorare moltissimo. Per questo motivo, soprattutto quando si introduce la pappa alla sera, accade spesso che bambini abituati a dormire tutta la notte o quasi aumentino il numero dei risvegli. È assolutamente normale e bisogna avere un po’ di pazienza in questa fase, magari privilegiando cibi leggeri nel pasto serale;
  • Non solo dal punto di vista fisiologico, ma anche da quello psicologico, per i bambini il passaggio al cibo solido è un importante passaggio di crescita. Come in tutti i passaggi di crescita, per ogni traguardo raggiunto vi sarà un cambiamento nella relazione madre-bambino. Se in questo periodo ci sembra che i bambini chiedano maggior contatto fisico, maggior presenza, cerchiamo di assicurare attraverso la nostra presenza la sicurezza in più che stanno chiedendo, questo li aiuterà ad affrontare questo importante passaggio nel modo più sereno possibile.

Se avete piacere di essere accompagnati in questo percorso, è possibile concordare un’osservazione e consulenza a domicilio, che possa offrirvi risposte personalizzate.